Modello di intervento

Il modello

Il modello proposto è pluralista, nel senso che assume un atteggiamento di apertura teorica e disciplinare, integrando in un costante processo di crescita e di verifica le prospettive compatibili sul piano epistemologico e metodologico.
L’approccio metodologico adottato utilizza diverse tecniche:

  • cognitivo-comportamentali
  • costruttiviste
  • sistemiche socio-costruzioniste
  • narrativo-dialogiche
  • olistico-corporee
  • ipnotico-strategiche
  • strategiche

PSICOTERAPIA INTERAZIONISTA

La Psicoterapia Interazionista si contraddistingue da altri approcci psicoterapeutici per il pluralismo teorico e il pragmatismo conoscitivo con cui si muove il professionista (Salvini, 1988).
Il terapeuta che utilizza tale modello teorico è infatti consapevole della molteplicità dei punti di vista: molteplici possono essere le versioni di una stessa realtà, gli strumenti e le modalità per farvi fronte e, soprattutto, gli orizzonti percorribili di cambiamento.
La teoria alla base interpreta i comportamenti e gli stati mentali problematici come tentativi disfunzionali di adattamento alle situazioni e ai relativi contesti di vita.
La persona che soffre è bloccata in pensieri, comportamenti e schemi mentali che la inducono a stare male, pertanto il lavoro terapeutico si muove nella direzione di aumentare le alternative possibili.
L’obiettivo della Psicoterapia Interazionista è dunque quello di produrre un cambiamento – nelle persone che lo richiedono – nel sistema di costrutti, schemi mentali e comportamenti, che generano situazioni conflittuali, di sofferenza soggettiva o di difficoltà sociali.

PSICOTERAPIA BREVE STRATEGICA

La TERAPIA BREVE STRATEGICA è un modello di intervento innovativo, che si differenzia completamente da tutti gli altri    approcci psicoterapeutici.
Si tratta di un intervento

  • BREVE E FOCALE:
    una terapia orientata all’estinzione dei disturbi presentati dal paziente che si articola su 10 sedute e si concentra su un obiettivo concreto di cambiamento, concordato congiuntamente con il terapeuta.
  • RADICALE:
    oltre alla soluzione del sintomo, mira a modificare la rappresentazione che il paziente ha del proprio problema nello specifico e della propria realtà in senso più allargato.
  • EFFICACE:
    il cambiamento si verifica nell’86 % dei casi (con una media di 7 sedute) ed è duraturo, senza ricadute rispetto al problema presentato (Nardone G., Balbi E. – 2008).
  • NON FARMACOLOGICO ma SOLO PSICOLOGICO:
    non prevede l’utilizzo di farmaci ma solo l’analisi delle tentate soluzioni che la persona mette in atto per cercare di risolvere il problema di fatto mantenendolo e spesso aggravandolo.
  • INDICATO:
    in primo luogo per tutti i disturbi psicologici fortemente impedenti, ovvero caratterizzati da una sintomatologia acuta (ansia, attacchi di panico, fobie, ossessioni, compulsioni, ipocondria, depressione, disordini alimentari – anoressia, bulimia, sindrome di vomito).

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